La FotoCosa del Giorno | I Just Want to Dunk

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I Marine Americani Sbarcano in Somalia | 9 Dicembre 1992

Il 9 Dicembre 1992, ventisette anni fa, i marine statunitensi sbarcavano in Somalia nell’ambito dell’operazione Restore Hope, voluta dall’ONU per stabilizzare il paese.

La Guerra Civile in Somalia

L’anno precedente era Caduto il Regime di Siad Barre, dopo un lungo periodo di contestazioni e sanguinose repressioni che si protraevano dal 1986 e che ora sfociavano in una violenta guerra civile. Il territorio era conteso tra i signori della guerra locali e non esisteva un governo centrale capace di riportare la situazione alla normalità. Solo nel 2000 fu istituito un governo di transizione, ma di fatto i veri padroni del paese restavano i signori della guerra.

Durante il lungo periodo di vuoto di potere, le Corti Islamiche di quartiere, che avevano il compito di risolvere le contese locali, si erano dotate di milizie con le quali mantenevano l’ordine pubblico. Nel 2006 formarono l’Unione delle Corti Islamiche e, prima appoggiate dalla popolazione, e successivamente anche dalla rete del fondamentalismo islamico, presero il possesso della capitale Mogadiscio e di altri territori, tentando di creare uno stato islamico.

A partire dal 2006 inizia un conflitto tra islamisti e governo di transizione (sostenuto anche dagli Stati Uniti nel contesto della guerra ad Al Qaida) che terminerà solo nel 2012 con la vittoria di quest’ultimo.

I Just Want to Dunk del Fotografo Jan Grarup

In questo contesto, il fotografo danese Jan Grarup con I Just Want to Dunk racconta la passione per il basket di un gruppo di giovani donne somale che, in una Mogadiscio devastata dalla guerra civile, rischiano la vita ogni volta che si radunano sul campo da gioco.
Infatti, benché la capitale sia ormai pacificata, tra la popolazione sono ancora presenti membri dei gruppi islamici radicali che considerano peccaminoso per una donna dedicarsi allo sport.

Le giocatrici sono costrette ad allenarsi sotto la sorveglianza di uomini armati pagati dall’Associazione Somala per il Basket e ricevono minacce non solo dai militanti dei gruppi islamici fondamentalisti, ma in alcuni casi anche dagli uomini delle loro stesse famiglie.