La FotoCosa del Giorno | Signal

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Il 7 Settembre del 1987 13 paesi europei firmarono un accordo per la diffusione dello standard GSM per la telefonia mobile. Per intenderci, quello che ha portato gli sms nei nostri cellulari.
Secondo Wikipedia, nel 2017 GSM era lo standard più diffuso al mondo, con 3 miliardi di utenti distribuiti tra 200 paesi. Perciò è sicuro che il 26 febbraio del 2013, giorno in cui John Stanmeyer ha scattato la foto con la quale ha vinto il primo premio nella sezione Contemporary Issues dell’edizione 2014 del World Press Photo, i suoi soggetti stessero cercando di connettersi ad una rete GSM.

Signal, questo è il titolo della foto di cui parliamo oggi, è stata scattata da Stanmeyer nel Gibuti, sulle rive del Mar Rosso. Il fotografo racconta che era impegnato nella realizzazione del progetto Out of Eden Walk, per National Geographic, sulle tracce della migrazione dei primi esseri umani dall’Africa, che a partire da 60.000 anni fa ha diffuso la nostra specie su tutto il globo.

Dopo un mese di cammino, iniziato da un piccolo villaggio etiope, Stanmeyer è arrivato in Gibuti e lì, una sera, mentre passeggiava sulla spiaggia, ha incontrato un gruppo di persone.
Stavano tutti in piedi, sparsi lungo la battigia, con i loro cellulari in mano. Alcuni li usavano per telefonare, altri invece li agitavano in aria.

Incuriosito, il fotografo ha chiesto al suo interprete cosa stessero facendo quelle persone e questo gli ha spiegato che si trattava di migranti impegnati in quella che viene chiamata cattura, cioè il tentativo di intercettare il segnale GSM della rete somala, nella speranza di comunicare con i familiari a basso costo. Un collegamento labile con chi a casa e aspetta loro notizie.

Rimasi sbalordito dallo spettacolo a cui stavamo assistendo: il desiderio innato che tutti noi abbiamo, come umani, di riconnetterci a casa.
Nei giorni successivi tornai su quel tratto di spiaggia dove ogni notte si teneva un nuovo raduno di uomini e donne.

Parlai con loro e le storie erano sempre le stesse: il desiderio di riconnettersi alla famiglia, la richiesta di un aiuto economico o di visti per le famiglie residenti in Europa.
Non tutti i tentativi di intercettare il segnale andavano a buon fine.
Alcuni attendevano per venti o trenta minuti, sperando che il loro telefono catturasse quel debolissimo segnale che non appariva mai, per poi tornare la sera successiva e riprovare.

Mi è stato chiesto spesso negli ultimi giorni cosa significhi per me questa fotografia. Molto semplice: mi sembrava di fotografare tutti noi – tu, io, i nostri fratelli e sorelle – tutti noi che cerchiamo disperatamente un contatto con i nostri cari.

Questa fotografia dei migranti che cercano di “catturare” un segnale è la foto di tutti noi che ci troviamo ad un crocevia della nostra storia, e dobbiamo chiederci cosa sia veramente importante, fissando la nostra attenzione collettiva su una società globale dove le questioni della migrazione, dei confini, della guerra, della povertà, della tecnologia e della comunicazione si intersecano inestricabilmente.

John Stanmeyer

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Fotografo

Fotografo e videomaker, dal 2009 si divide tra fotografia di matrimonio e documentaria. Come documentarista ha pubblicato su National Geographic Italia, L'Espresso e riviste minori. Come matrimonialista ha avuto l’opportunità di lavorare in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera e Bermuda. http://www.francescorossifotografo.it/