La FotoCosa del Giorno | Il Senso di Alex per il Disordine

FotoCose | la FotoCosa del giorno

Un fotografo che vuole semplificarsi la vita deve lavorare rimuovendo il superfluo dall’inquadratura. Per alcuni la fotografia stessa è un incessante lavoro di lima, un gioco a togliere, per fare in modo che nel fotogramma resti solo ciò che serve, e nulla di più. Perché gestire il disordine di uno spazio tridimensionale sul piano a due dimensioni di una fotografia è complicatissimo.

Oggi è il compleanno di Alex Webb (di cui abbiamo già parlato qui), uno che invece nel disordine ci sguazza come un pesce nell’acqua, uno che di sicuro non ci prova neppure a semplificarsi la vita.

Tutte le biografie di Webb iniziano con un elogio delle sue foto colorate, ma credo che il suo vero tratto distintivo sia il modo in cui gestisce il caos e la complessità della scena. Le sue foto sono un affastellarsi trionfante di elementi e piani che farebbero uscire di capoccia molti suoi eccellenti colleghi. Danza costantemente su un filo sottile sospeso sull’orlo dell’illeggibilità (dell’immagine) e del caos compositivo, ma non cade mai.

Poi c’è il colore che lo ha reso celebre, ma Alex è un convertito al colore, le sue influenze, inizialmente, furono Cartier-Bresson, Frank, Winogrand e Friedlander, e quando lavorò per la prima volta sul confine tra Messico e Stati Uniti, nel 1975, usò diligentemente il bianco e nero, anche se quella terra implorava di essere fotografata a colori.
Solo dopo un viaggio ad Haiti nel 1986, si sentì in dovere di affrontare l’enorme complicazione aggiuntiva dei colori, che non abbandonerà mai più.

Il mondo è un posto complesso e ci sono grandi pericoli quando inizi a guardare tutto in termini puramente di bianco e nero.

Alex Webb

Una massima per la vita.

Non perderti neanche una FotoCosa, iscriviti al Gruppo CLAN Fotografia su Facebook oppure Segui il Canale Telegram CLAN Foto

Segui Francesco Rossi:

Fotografo

Fotografo e videomaker, dal 2009 si divide tra fotografia di matrimonio e documentaria. Come documentarista ha pubblicato su National Geographic Italia, L'Espresso e riviste minori. Come matrimonialista ha avuto l’opportunità di lavorare in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera e Bermuda. http://www.francescorossifotografo.it/