La FotoCosa del Giorno | La Lunga Notte del Dottor Religa

FotoCose | la FotoCosa del giorno

2 Gennaio 1968 | Il secondo trapianto di cuore della storia

Il 2 gennaio 1968 passa alla storia per il secondo trapianto di cuore coronato da successo, eseguito dal dottor Christiaan Barnard.

Ma parlando di trapianti mi viene in mente una celebre foto che non ha niente di spettacolare, ma che, una volta conosciuta la storia dietro di essa, saprà catturarci il cuore.

Saltiamo fino agli anni ’80, quando il sistema sanitario gratuito polacco è in crisi. Il fotografo James Stanfield sta seguendo questa storia ed è per questo che si trova accanto al dottor Zbigniew Religa.

Il dottore è esausto, seduto in mezzo ad un groviglio di fili e apparecchiature monitora le condizioni del suo paziente mentre un infermiere dorme nell’angolo della stanza: questo è il secondo trapianto di cuore che il cardiologo ha effettuato nelle ultime 23 ore, passate senza dormire.

1987: La lunga notte del dottor Religa

Il successo dell’operazione era considerato al limite del possibile all’epoca, così il dottor Religa entra a pieno diritti tra i pionieri del trapianto di cuore in Polonia. Già nel 1985 era stato a capo del team di medici che eseguì il primo trapianto di cuore di successo nel paese, e 10 anni dopo fu il primo ad innestare una valvola artificiale creata con materiali prelevati da cadaveri umani.

La fotografia fu selezionata come foto dell’anno 1987 dal National Geographic, che la inserì anche tra le 100 foto più importanti della storia, ed arriva seconda al World Press Photo 1988, nella categoria Science & Technology, foto singole.

Il dottor Religa si prepara all’intervento sul suo paziente Tadeusz Zitkevits.

Il dottore era un forte fumatore, e l’8 marzo 2009 morì di cancro ai polmoni. Il funerale fu trasmesso in diretta televisiva ed erano presenti sia il fotografo James Stanfield, che scattò la fotografia, sia il paziente Tadeusz Żytkiewicz.

Quest’ultimo tenne la foto davanti a sé per tutto il funerale, in omaggio al dottore e al regalo che questi gli aveva fatto: 30 anni di vita. Il paziente, morì infatti nel 2017, a 88 anni.