FotoCose | la FotoCosa del giorno
Nella trentaduesima settimana del 2020, durante la quale il fotografo Gabriele Basilico avrebbe compiuto 76 anni, ci siamo ritrovati sotto una pioggia di stelle, abbiamo occupato Alcatraz assieme ai nativi americani e abbiamo visto nascere e crollare il muro che divise in due Berlino.
Buona Lettura da CLAN e ImagOrbetello.
Polvere di Stelle
Stanotte il cielo sarà invaso dalle stelle cadenti, perciò oggi parliamo di Perseidi, di una cometa che potrebbe colpire la Terra e della prima foto scattata alla Luna.
L’Occupazione di Alcatraz
L’11 agosto del 1934 Alcatraz diventa una prigione federale.
La storia del carcere più famoso di sempre finisce 29 anni dopo, nel 1963 a seguito di un banale calcolo costi benefici.
Il penitenziario più famoso della storia costava più del triplo di un normale istituto di detenzione, e gli americani, popolo pragmatico per antonomasia, fecero una delle cose che sanno fare meglio: lo trasformarono in un museo.
L’anno seguente l’isola che ospitava il carcere fu occupata da un gruppo di nativi americani.
Le foto di Vince Maggiora, ritrovate nel 2019 negli archivi del San Francisco Chronicle, ci raccontano l’ultimo periodo dell’occupazione.
Basilico a Beirut
Oggi Gabriele Basilico avrebbe compiuto 76 anni. Quest’anno l’anniversario della nascita del fotografo italiano cade a poco più di una settimana dall’esplosione di un deposito di nitrato d’ammonio che ha devastato Beirut, città già ferita da attentati e fiaccata da una pesante crisi economica.
Tra Basilico e la capitale libanese c’è un legame che risale al 1991, quando la scrittrice Dominique Eddé diede vita ad un progetto collettivo chiamato The Beirut Photography Mission, che affidava a sei fotografi il compito di documentare le tracce lasciate da 15 anni di guerra civile su Beirut.
Il gruppo, oltre a Basilico, comprendeva René Burri, Raymond Depardon, Fouad Elkoury, Robert Frank e Joseph Koudelka.
Quando il Mondo Era Diviso in Due
Nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961 il regime comunista della DDR (Germania Est) cominciò a costruire una barriera che spaccava in due la città di Berlino. Inizialmente il confine fu una semplice recinzione di filo spinato, ma già pochi giorni dopo arrivarono i primi blocchi di calcestruzzo: stava prendendo forma quello che tutti noi conosceremo come il Muro di Berlino.
Il fotografo Anthony Suau ci racconta la sua caduta, avvenuta 28 anni dopo.
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