#LiberArtiCLAN | Red Flag

postato in: #LiberArti, Appunti d'Arte, CLAN | 0

#LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura

La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.
E la paura, lo vediamo oggi più che mai, è l’inchiostro con cui si scrive la storia.

Ogni settimana vi raccontiamo una storia di censura, perché non dobbiamo dimenticare che le nostre libertà – in primis quella di espressione – sono tutt’altro che scontate.

Judy Chicago, Red Flag, 1971, Fotolitografia, 20 x 24 cm

Red Flag potrebbe essere la prima, e ancora controversa, opera d’arte che ha mostrato un evento comune nella vita quotidiana di molte donne: la rimozione di un tampone. La fotolitografia mostra una area pubica in morbido bianco e nero, con intenso rumore dell’immagine, uno sfondo piatto, puro ed estraniante e al centro il colore rosso del sangue.

È il primo lavoro dell’artista femminista Judy Chicago, creato nel 1971 dopo una lunga conversazione tra donne sulle mestruazioni. Sebbene oggi, dopo cinquant’anni, questo soggetto non è più un vero tabù, la visione del sangue mestruale è ancora considerata vergognosa e impura, in molte società e religioni. Questa avversione, che sembra essere un indesiderato effetto collaterale della donna, dimostra il lungo percorso ancora da attraversare per la scoperta e l’affermazione di un’identità che oltrepassi i molti cliché consolidati.

L’opera è un simbolo di affermazione di genere e di indagine della femminilità come esperienza corporea. L’atto di rimuovere il tampone è completamente de-sessualizzato, viene mostrato semplicemente un corpo e un’esperienza personale. L’opera è una bandiera issata di fronte a tutti, è la bandiera dell’attivismo femminista: “Ho una bandiera e questa bandiera è rossa!”.

Questo lavoro ha da sempre suscitato polemiche, imbarazzo, ma soprattutto stupore. L’artista stessa racconta come a prima vista la maggior parte delle persone non riusciva a capire cosa fosse il soggetto rosso. Molti non decifravano l’immagine, alcuni pensavano ad un pene insanguinato. Chi scopriva l’arcano, ne era disgustato. Queste reazioni mostrarono apertamente come molte donne (e sopratutto molti uomini), fossero in realtà all’oscuro su esperienze comuni, e riluttanti nel guardare funzioni personali e quotidiane. L’artista aveva smascherato con un’immagine ordinaria, l’inconsapevolezza e l’ignoto.

Arte femminile e femminista

Judy Chicago ha dedicato la sua intera carriera artistica a plasmare una storia dell’arte femminile e femminista, denunciando una scena dell’Arte dominata da soli uomini. Impresa iniziata nel 1970, quando inaugurò al Fresno State College, in uno studio fuori dai confini del campus universitario, il suo Feminist Art Program, nel quale insegnava arte a sole donne, allo scopo di sfuggire alla presenza e alle aspettative dei colleghi uomini.

Poiché gli uomini hanno una storia, è difficile per loro immaginare che cosa significa crescere senza averne una

Oltre a Red Flag, l’artista ha sviluppato molti lavori d’ispirazione femminista, tra cui l’installazione “Menstruation Bathroom” (1971), nel quale mostrava un cestino pieno di tamponi insanguinati; The Dinner Party (1974-1979), opera partecipata e monumento alla memoria delle donne escluse dalla Storia, un grande tavolo triangolare che comprende 39 coperti, i cui piatti stilizzati rendono omaggio a 39 celebri donne; “The Birth Project” (1980/85), una delle prime opere dell’arte occidentale a raffigurare il parto come soggetto iconografico.

Una lunga carriera fatta di azioni coraggiose, che hanno sempre avuto l’obiettivo di trasmettere conoscenza e comprensione, lavori capaci di informare e accendere costruttivi dibattiti culturali.

Il ruolo dell’arte è quello di creare disordine nel pensiero comune. È ciò che si spera possa sempre continuare a fare.

Vedi tutti i post della campagna #LiberArtiCLAN e seguila su Instagram e Facebook:

  • #LiberArtiCLAN | Il falò delle vanità
    A cavallo tra il XV e il XVI secolo, allontanata la famiglia de Medici, a Firenze sorse la repubblica. Il frate Girolamo Savonarola, le cui prediche puntavano il dito verso la corruzione morale di società e istituzioni, diventò una figura centrale nel contesto culturale dell’epoca. Il progetto del domenicano ricorse a metodi di repressione della cultura come il falò delle vanità che richiama, senza ombra di dubbio, ad alcuni metodi di repressione tipici dei regimi del Novecento.
  • #LiberArtiCLAN | Ila e le Ninfe di Waterhouse
    Ila e le Ninfe di Waterhouse. Maschilismo preraffaellita o femminismo omofobo?
  • #LiberArtiCLAN | Censurata Costantinopoli
    Alla fine del 2016 viene contestata, censurata ed infine rimossa la monumentale opera Kostantiniyye (Costantinopoli) realizzata dall’artista curdo-turco Ahmet Gunestekin.
  • #LiberArtiCLAN | Entartete Kunst. Guerra dichiarata all’arte degenerata
    Nell’estate del 1937 si inaugura a Monaco di Baviera, presso l’Istituto di Archeologia dell’Hofgarten, Entartete Kunst (Arte degenerata) l’esposizione volta a distruggere il modernismo della vita artistica della Germania e tutta l’arte considerata immorale per il regime nazista.
  • #LiberArtiCLAN | La censura del Giudizio
    Il Concilio di Trento, convocato nel 1545, è stato luogo di elaborazione di una nuova ideologia della Chiesa cattolica ed ha avuto un ruolo potenzialmente distruttivo per la spontaneità delle produzioni artistiche.
  • #LiberArtiCLAN | Toscani: censura, innovazione e realtà
    All’inizio degli anni ’90 l’azienda italiana Benetton scelse Oliviero Toscani, fotografo abituato alle provocazioni, come responsabile della comunicazione aziendale. La sua forza creativa, tra molti scandali e censure, cambiò radicalmente l’immagine commerciale e numerose tecniche di comunicazione, segnando la storia della pubblicità italiana e contribuendo notevolmente a diffondere il marchio Benetton nel mondo.
  • #LiberArtiCLAN | Banalissimo Tuttomondo
    Censurare vuol dire esercitare un controllo sul contenuto di una manifestazione di pensiero. Quanto può sbilanciarsi allora l’opinione di un Assessore alla Cultura? Oggi parleremo dell’opinione di Buscemi riguardo il “banalissimo” murale di Keith Haring.
  • #LiberArtiCLAN | Scusaci Man Ray!
    Immagini artistiche, pornografiche e erotiche hanno trovato, nell’era di internet, larga diffusione nell’universo del web che sappiamo bene non essere libero da controlli.
  • #LiberArtiCLAN | Red Flag
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | Spudorato Mapplethorpe
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | Thérèse Sogna
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | Piss Christ
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | Sorry, Egon Schiele
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | INO
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | Clara Tice
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • #LiberArtiCLAN | La colazione sull’erba
    La Colazione sull’erba di Eduard Manet fu al centro di uno dei più clamorosi scandali artistici. Il nudo che presentava non era giustificato da un pretesto mitologico, storico o letterario. Era semplicemente una scena di vita quotidiana, dipinta con una tecnica innovativa, giudicata all’epoca aspra e volgare.
  • #LiberArtiCLAN | L’Origine du Monde
    #LiberArtiCLAN | Parliamo di Censura La censura, nell’arte e nella cultura, ci dice molto sulle società che l’hanno imposta, perché ci parla delle loro fobie.E la paura, lo vediamo … Continua
  • Sparate alla Ballerina Sexy | Arte, Cultura e Censura ai tempi di Facebook
    Il tema della censura è una roba seria, e anche noi di CLAN, nel nostro piccolo, abbiamo assaggiato in più di un’occasione il nero pennarello del censore. Oggi che … Continua
Segui Mara Pezzopane:

Ultimi messaggi